L'evoluzione del caffè

Dalla macinatura al chicco

Prima della vera e propria trasformazione in bevanda, assistiamo agli ultimi passaggi dell’evoluzione del caffè. Una volta tostato, il chicco subisce la cosiddetta macinatura, che permette ai vari tipi di miscele di essere compressi in capsule, cialde o rimanere tali ed essere utilizzate nei comuni bar. Esistono dunque due tipi diversi di macinature: per moka, che richiede una polvere di caffè più grossa, e per espresso, a cui serve una polvere più sottile. Un ulteriore curioso dettaglio che ci permette di distinguere i diversi tipi di tostatura è il tempo di erogazione del caffè. Se, infatti, impiega meno di 20 secondi o più di 30 per scendere nella tazzina significa che la macinatura è troppo sottile o troppo grossa e il sapore ne risente. Per quanto riguarda i chicchi non macinati e quindi ancora tostati, è importante ricordare che vanno tenuti in contenitori sigillati, altrimenti perdono il loro aroma e il caffè avrà meno gusto.

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